Cappotto termico: confini, leggi e condizioni da rispettare
Conosci la normativa per quanto riguarda il cappotto termico? In questo breve articolo troverai tutto ciò che occorre sapere per la realizzazione e la manutenzione di questo tipo di isolamento.
Il cappotto termico è oggetto di numerose normative, vincoli e garanzie di efficienza e durabilità. Scopri tutte le informazioni sulle leggi attive che regolano la realizzazione e la manutenzione di questo tipo di isolamento.
Cos’è il cappotto termico
Il cappotto termico è un modo efficace per migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione e più in generale di un edificio. Il cappotto è composto da diversi elementi edilizi che vengono applicati solitamente alle facciate degli edifici, fungendo da “guscio protettivo” e isolante. In questo modo è più semplice mantenere la temperatura all’interno della costruzione, diminuendo quindi anche le spese di combustibile e riscaldamento. Il cappotto è quindi una soluzione non solo economica, bensì anche ecologica.
Vantaggi del cappotto termico
Questo tipo di coibentazione ha numerosi vantaggi, tra questi il principale sicuramente il risparmio in bolletta. Un altro vantaggio di questo tipo di isolamento sono i tempi brevi di posa. Infine, è possibile prevenire danni alle pareti esterne o disagi come la muffa, ma anche ridurre i ponti termici, quindi normalizzare il calore e la temperature rimane stabile in tutta la casa senza che ci siano zone fredde. Tra i materiali più utilizzati per realizzare il cappotto termico ci sono il PVC, il polistirene espanso o estruso, ma anche minerali naturali come sughero, lana di roccia e fibra di legno.
Normativa vigente sul cappotto termico
La normativa sul cappotto termico vigente oggi riprende la normativa europea secondo la quale quando si fa manutenzione su un edificio, in particolare nelle aree comuni che superano il 10%, è necessario riqualificarlo energeticamente. In questo caso quindi il cappotto è una soluzione indispensabile per coloro che non vogliono spendere cifre esorbitanti ma vogliono comunque ottenere un ottimo risultato.
I confini del cappotto termico e i requisiti sono previsti del Decreto Requisiti minimi 25 giugno 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 162, supplemento ordinario n.39 del 15 luglio 2015 e nel Decreto Regione Lombardia n.2456 dell’8 marzo 2017. Entrambi prevedono l’obbligo di ridurre le dispersioni termiche in particolare quelle derivanti dall’involucro esterno.
Norma UNI/TR 11715:2018
Questa legge sul cappotto termico mette a disposizione dei professionisti del settore diversi riferimenti progettuali. All’interno di questa norma sono presenti infatti diversi dettagli tecnici, nonché tabelle e schemi che rendono ancora più semplice la progettazione del cappotto termico. All’interno di questa legge sono presenti anche i materiali isolanti idonei per la riqualificazione energetica, che hanno come obiettivo garantire la riduzione dei consumi, la sostenibilità ambientale, la riduzione dei gas serra e la durabilità del cappotto. La norma UNI/TR 11715:2018 è quindi fondamentale per garantire l’efficacia e la qualità del cappotto.
Norma UNI 11716:2018
La norma sul cappotto termico UNI 11716:2018 riguarda invece la qualificazione professionale di chi progetta e realizza il cappotto. Grazie a questa legge infatti è possibile comprendere quale sia il percorso di qualificazione dei professionisti che vogliono specializzarsi nella realizzazione del cappotto termico. Ci sono infatti due livelli differenti di qualificazione: l’applicatore Base di sistemi ETICS e l’applicatore Caposquadra. Questi due profili sono differenti per conoscenze e competenze.
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